La commissione Protocollo del Consorzio tutela Vini del Trentino è da tempo impegnata nel promuovere un modello di viticoltura efficiente che tuteli la salute umana e preservi l’ambiente in cui opera. Il trattamento fitosanitario rappresenta uno dei momenti più delicati dell’intero processo produttivo agricolo e richiede una valutazione scrupolosa di tutti i fattori che condizionano il risultato finale sia in termini di efficacia sia di riduzione della deriva. In questo contesto si è cercato di individuare i parametri ideali per una corretta regolazione degli atomizzatori impiegati in viticoltura allo scopo di ottimizzare la difesa fitosanitaria.
Nell’ambito di questo lavoro si è determinato il volume ad ettaro di riferimento per le diverse forme di allevamento, parametro fondamentale per stabilire la velocità di avanzamento, la quantità di fitofarmaco da distribuire, il tipo di ugello e la pressione di esercizio.
Al fine di ridurre il fenomeno della deriva si è pensato di proporre la regolazione con ugelli antideriva e indicare alcuni parametri che influenzano il volume di aria prodotto dall'atomizzatore.
Grazie allo sviluppo di un programma a supporto di taratori e tecnici viticoli è possibile la regolazione anche per aziende con forme di allevamento e specie diverse, il risultato finale a disposizione dei produttori è rappresentato da un foglio riassuntivo dei diversi parametri da adottare per le diverse forme di allevamento della vite e per altre colture ( melo e drupacee).
Viene calcolata per le pergole doppie, le spalliere trattate a file alterne, il melo e le drupacee in funzione della distanza tra le file in modo da impiegare almeno 35 minuti per trattare un ettaro. Per pergole semplici, pergole doppie trattate ala per ala e per le spalliere trattate tutte le file la velocità da adottare va dai 5-5,5 (pergole) ai 5,5-6,5 (spalliere) La velocità deve rimanere costante durante tutta la stagione.
E’il parametro base per il calcolo del dosaggio di prodotto da distribuire. • Spalliere e pergole semplici: 10 hl/ettaro; • Pergole doppie: 10-12 hl/ettaro; • Melo e drupacee: 15 hl/ettaro. Questi valori si riferiscono allo stadio di massimo sviluppo vegetativo (fine fioritura), ad inizio stagione, il volume ad ettaro da adottare varia in funzione del numero di ugelli aperti.
Vanno aperti solo quelli che interessano la vegetazione, in questo modo si adatta la quantità di miscela/prodotto al volume della vegetazione presente in quel momento. Il numero di ugelli da aprire dipende anche dal tipo di macchina. Gli ugelli antideriva possono essere montati su una raggiera apposita e il loro numero può essere diverso rispetto a quelli a turbolenza
Il tipo di ugelli e in misura minore la pressione determinano assieme alla velocità e al numero di ugelli aperti la quantità di miscela distribuita per ettaro. La quantità di acqua con cui distribuire il fitofarmaco è meno importante della quantità di fitofarmaco stesso. Una distribuzione ottimale si ottiene con volumi compresi tra i 600 e i 200 litri ettaro, volumi maggiori provocano fenomeni di gocciolamento mentre volumi inferiori producono gocce molto piccole soggette a deriva. Nell’ ambito di questo intervallo preferire volumi di miscela tali da ridurre al minimo i caricamenti.
Al fine di ridurre la deriva e migliorare il deposito dei fitofarmaci è importante utilizzare volumi di aria conformi alla vegetazione presente nel momento del trattamento, ciò si ottiene adottando marce diverse che a parità di velocità richiedono un diverso numero di giri motore con conseguente variazione del volume di aria prodotto.
FASE FENOLOGICA | GIRI VENTOLA |
GIRI MOTORE | MOLTIPLICATORE | |
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PDP 540 | PDP 750 PDP 540E |
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FINO ALLA FIORITURA | 1100-1250 | 1200-1300 | NON CONSIGLIATA | 3,5 |
DOPO LA FIORITURA | 1350-1600 | 1450-1700 | 1150-1300 | 3,5 |
1100-1300 | 1000-1100 | 4,5 |